Il confetto ha una storia antichissima. Secondo alcune fonti il confetto era già conosciuto in Epoca Romana. Si narra infatti che gli antichi romani fossero soliti usare i confetti per celebrare nascite e matrimoni, solo che all'epoca, non essendo ancora stata importata la scoperta dello zucchero, si usava il miele e si produceva un composto dolce che avvolgeva la mandorla , fatto di miele e farina
Un'altra teoria invece vuole il confetto originario del 1200 d.C. circa, periodo in cui le mandorle venivano ricoperte da uno strato di miele indurito. Anche in questo caso era un dolce molto apprezzato nelle famiglie nobiliari, le quali usavano conservarli in dei preziosi cofanetti decorati. Di questi prodotti se ne ha già notizia a Venezia sempre nel 1200 d.C., portati in città da mercanti provenienti dall'Oriente. Era infatti usanza dell’impero bizzantino gettare questi dolci dai balconi nobiliari sul popolo in festa durante i festeggiamenti di carnevale. Ma a parte gli aneddoti, la forma di confetto più simile a quella attuale nasce dopo la scoperta e l'importazione dello zucchero, il quale divenne indiscusso protagonista della dolcificazione, mettendo ai margini del settore confettiero, il miele, fino ad allora l'ingrediente dolce principale. Lo zucchero, che in Europa fa la sua comparsa già nel 700 d.C., importato dagli arabi, non divenne subito accessibile e popolare per tutti, per cui bisognerà attendere fino al 1400 d.C per vedere il suo utilizzo nella produzione di confetti. Ed è proprio in questo periodo che nasce a Sulmona (Abruzzo) la fabbricazione, intesa come moderna, dei confetti. E verso il XV secolo, si sviluppava la lavorazione artistica dei confetti presso il Monastero di Santa Chiara. Qui, con dei fili di seta, venivano legati dei confetti per decorare fiori, grappoli, spighe, rosari. E l'antica tradizione nella confetteria, fa di Sulmona la più antica fabbrica italiana di confetti.
La storia del confetto continuò poi fino lungo i secoli. Nel periodo del rinascimento, ad esempio, gli ospiti venivano accolti con coppe ricolme di confetti, ciò avveniva durante i ricevimenti per festeggiare i voti di monache e sacerdoti. Anche lo Stato Pontificio usava i confetti, dandoli come omaggio agli attori teatrali.La regola vuole che i confetti distribuiti dentro i sacchetti siano sempre in numero dispari . Motivo per il quale generalmente in un sacchettino, soprattutto nuziale, si trovano sempre 5 confetti. Questa usanza è data da un pensiero che vede nel numero dispari l'indivisibilità dell'unione.
Secondo tale tradizione, se gli sposi utilizzano un numero pari per la distribuzione dei loro confetti, non è un segno di buon auspicio per la coppia.
Anche i numeri quindi per i confetti hanno un loro significato:
- 5 confetti simboleggiano fertilità, lunga vita, salute, ricchezza e felicità;
- 3 confetti simboleggiano la coppia e il figlio;
- 1 confetto simboleggia l’unicità dell’evento;
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